mercoledì 15 febbraio 2012

L’arte e i segreti della fabbrica dei sogni.


Finalmente ce l’abbiamo fatta. Dopo innumerevoli rinvii dovuti a malanni di stagione, code interminabili, temperature polari e nevicate che non si vedevano dal lontano 1985 (mancava solo l’invasione delle cavallette…) domenica siamo andati con Lorenzo a visitare la mostra “Pixar 25 anni di animazione”.
L’entusiasmo di Lorenzo era al massimo livello e già durante la coda elencava tutti i personaggi che avrebbe finalmente visto dal vivo. Sicuramente nella fantasia di bimbo di due anni i suoi personaggi preferiti esistono veramente, in carne ed ossa, e si trovavano tutti lì riuniti ad aspettarlo per l’occasione. Beh la sua aspettativa non è stata del tutto disattesa perché sulla pareti veniva proiettato il procedimento di creazione digitale dei personaggi, quindi proprio sotto i suoi occhi, a partire da una serie di puntini e linee prendeva forma il personaggio reale. Inutile dire che all’apparizione di ogni personaggio era un’esplosione di gioia con gridolini e salti che non sono passati inosservati agli altri visitatori, al punto che è stato difficile convincerlo a spostarsi e a proseguire la visita con noi.
La mostra ha comunque stupito anche noi due che abbiamo scoperto che anche questi capolavori digitali nascono dal tradizionale disegno a matita. Una bellissima selezione di disegni, dipinti e sculture ci ha accompagnato attraverso un percorso che spazia tra tradizione e innovazione.
Al termine del percorso un filmato ci ha mostrato la finalizzazione digitale di alcune scene, spiegandoci come questo lavoro richieda l’elaborazione di un quantitativo talmente elevato di dati da coinvolgere contemporaneamente di più di 12.000 computer. Insomma un’esperienza davvero bella e interessante che ci ha permesso di trascorrere una giornata in cui realtà e immaginazione per una volta hanno convissuto alla perfezione.

Isabella

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Voglio riuscire ad andarci anche io.

Elisa

Anonimo ha detto...

Ci sono andato anche io e posso confermare ogni cosa citata da Isabella, compresi i "gridolini" dei bimbi davanti ai personaggi. La cosa sconvolgente è scoprire i segreti di ogni fotogramma di un film, cosa c'è dietro ogni minimo dettaglio e quante persone ci han lavorato, oltre alla bravura impressionante di queste ultime. Da vedere!
Vanni

Andrea ha detto...

Non si capisce se lo spettacolo migliore sia nei contenuti della mostra o in mezzo al pubblico dei più piccoli...