Così
recitava la head di una storica (e premiata) campagna che SS&C ha firmato
per Ricoh nel lontano 1987.
Mi
è tornata in mente durante la visita alla bellissima mostra di Bill Viola che
si è tenuta a Varese a Villa Panza fino al 28 ottobre.
Le
sue videoinstallazioni multiple, molte delle quali al rallentatore, sono come
dei “quadri infiniti”, fatti di immagini lente che costringono chi
guarda a soffermarsi, pensare, aspettare e – nello stesso tempo, proprio
in virtù di questo tempo dilatato – provocano sensazioni ed emozioni
profonde.
L’arte di Bill Viola si esprime attraverso
l’impiego di tecniche e mezzi sofisticati, impensabili solo fino a
qualche decennio fa.
Come
si diceva parlando con amici, la nostra generazione ha avuto la fortuna di
poter godere sia dell’arte
classica sia di questa, in forma tecnologica, che non uccide affatto la
fantasia e la creatività, bensì le fornisce ulteriori possibilità espressive.
(Laura)
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