Oggi, nel giorno del 67° anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, si celebra il Giorno della Memoria. In tutto il mondo si ricordano le vittime della Shoah, l’orribile tentativo di annientamento del popolo ebraico ad opera del nazismo tedesco e dei suoi alleati. Un’ideologia criminale che ha condotto l’Europa verso una catastrofe immensa, un genocidio dalle proporzioni enormi, che ancora scuote le coscienze e segna indissolubilmente la storia. La ricorrenza viene commemorata in tutto il mondo e sul sito dell’UCEI, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, è possibile trovare la lista dei principali eventi. Anche la città di Varese si è attivata in questa direzione e, tra i tanti eventi commemorativi, sabato 28 gennaio alle 18 si terrà un incontro con Moni Ovadia, regista, attore ed autore da sempre impegnato nel recupero delle testimonianze in memoria della Shoah. A seguire, alcuni estratti del film di Alberto Negrin "Mi ricordo di Anna Frank" interpretato, tra gli altri, dallo stesso Moni Ovadia. Tutti i dettagli qui. Gli altri appuntamenti a Varese sono invece segnalati a questo indirizzo.
venerdì 27 gennaio 2012
giovedì 26 gennaio 2012
Le parole più utilizzate su LinkedIn. E quelle abusate.
Nel 2011, oltre 130 milioni di utenti hanno caricato il proprio curriculum su LinkedIn, utilizzando questa forma di condivisione per ricercare nuove opportunità di lavoro. Sfogliando i diversi profili è quindi facile trovare esperienze lavorative, capacità specifiche e competenze tecniche, unite tra loro dall'utilizzo di "buzzwords", termini e modi di dire molto comuni inseriti ad arte nei curricula per creare appeal nei confronti di chi li sfoglia. Ma quali sono queste parole? Ecco degli esempi: creativo, capacità organizzative, efficace, innovativo, dinamico, motivato, eccetera. L'obiettivo di LinkedIn è però l'opposto, ovvero fornire l'opportunità di usare un linguaggio originale, inserire qualità specifiche e fornire spunti concreti dei risultati ottenuti. C'è da segnalare anche una sostanziale differenza dei termini comuni utilizzati nelle diverse nazioni: i paesi anglosassoni puntano sulla creatività, i francesi sulla dinamicità, gli spagnoli sulle competenze manageriali, mentre noi italiani optiamo per il "problem solving", una dote che certo non ci manca, ma che non dobbiamo sopravvalutare con la scusa della crisi.
martedì 24 gennaio 2012
La brand reputation è fondamentale durante l’acquisto di un prodotto.
Una ricerca di Weber Shandwick, famosa agenzia inglese di relazioni pubbliche, rivela che la reputazione dell’azienda alle spalle di un prodotto è in grado di influenzare il processo d’acquisto del consumatore. Lo studio, denominato “The Company behind the Brand: In Reputation We Trust”, rivela uno scenario in cui i consumatori non comprano più i prodotti in base soltanto alle loro caratteristiche, ma anche valutando la reputazione aziendale. Oltre il 70% degli intervistati ammette infatti di non acquistare i prodotti se, allo stesso tempo, non gradisce anche la filosofia dell'azienda che li produce. La reputazione aziendale è quindi spesso associata alla garanzia e alla sicurezza che l'azienda trasmette e qualsiasi discrepanza tra la reputazione di un’azienda e quella del suo prodotto scatena una chiara reazione nel consumatore. Inoltre, oltre la metà degli intervistati sono rimasti sorpresi di aver scoperto che un certo prodotto o servizio di cui erano soddisfatti proveniva da un’azienda che non stimavano. Spesso la percezione dei consumatori può cambiare con un semplice parere di un conoscente, in un click o con una facile ricerca sul web: l’88% degli intervistati ha infatti dichiarato che il passaparola sia la fonte più influente, subito dopo ci sono le recensioni e i commenti in rete (83%) e infine i risultati di ricerche condotte online (81%). Questi dati confermano che la brand reputation è un valore fondamentale e che i consumatori devono essere sempre rassicurati sul fatto che i beni che acquistano siano prodotti da aziende delle quali condividono idee, filosofia e valori. Fonte: Youmark
A questo link è possibile scaricare lo studio il formato pdf (in inglese).
A questo link è possibile scaricare lo studio il formato pdf (in inglese).
mercoledì 18 gennaio 2012
2012 anno dell’energia sostenibile per tutti.
L’UNGA (Assemblea Generale delle Nazioni Unite), il principale e più rappresentativo organo istituzionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha proclamato il 2012 “anno delle energie rinnovabili”, impegnandosi a promuovere lo sviluppo delle fonti alternative di approvvigionamento energetico. La povertà nel mondo è dovuta, tra le altre cause, anche al difficile accesso alle forme di energia, diversi milioni di persone ancora oggi non hanno infatti un accesso diretto all’elettricità. Questa spinosa questione non lascia però indifferenti nemmeno i paesi più avanzati e più industrializzati, che già da molti anni hanno avanzato il problema della sostenibilità e delle scelte energetiche, con lo scopo finale di ridurre le emissioni inquinanti. Il 2012 offrirà al mondo un’altra occasione per imprimere un cambio di rotta radicale al mutamento climatico e al riscaldamento globale, con la conferenza sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno. Le scelte in ottica green riguardano però tutti, anche i semplici comportamenti quotidiani possono aiutare. Alcuni piccoli accorgimenti possono infatti risultare utili, ad esempio togliere lo stand-by dai device elettronici, spegnere le luci inutili, utilizzare mezzi pubblici ed evitare lo spreco di acqua.
Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono importanti, anche i piccoli gesti però possono rivelarsi fondamentali.
mercoledì 11 gennaio 2012
Internet: una crescita continua.
"Internet è divenuto una realtà consolidata e affermata nel panorama dei media, la pubblicità online non conosce arresti ma solo trend di crescita”; sono queste le parole di Carlo Poss, presidente di Fcp-Assointernet, l'osservatorio che ha reso noti i dati relativi al periodo gennaio-ottobre 2011 raffrontati al periodo gennaio-ottobre 2010. Lo studio si riferisce alle tipologie Display e Affiliate, le quali registrano rispettivamente un aumento del 17,5% per il Display e del 12,2% per l'Affiliate, con un aumento medio annuale del 15,4%. Analizzando i dati, emerge che internet consolida la propria crescita anche in un periodo particolarmente difficile e segnato negativamente dalla crisi economica globale. In questo scenario, anche la Digital Unit di SS&C ha chiuso il 2011 con un importante incremento del comparto, grazie a un crescente numero di clienti che hanno affidato all’agenzia le loro attività di comunicazione digitale intese nel senso più ampio, a partire dalla relazione con i target di riferimento, alle newsletter, ai blog e alla presenza sui social network. Ciò sta a significare che la digitalizzazione è ormai un fenomeno duraturo, in grado di contribuire a fornire incrementi di produttività e prospettive di crescita per i prossimi anni, e di contrastare la crisi in atto. Fonte: Fcp-Assointernet
Iscriviti a:
Post (Atom)