Leggiamo da “You reporter”
Dal sedile del taxi si nota una cosa mai vista prima.
A meno di una settimana dalle elezioni, ci sono spazi vuoti ovunque in città dove si possono affiggere manifesti elettorali.
Se consideriamo che i signori della casta politica non pagano neanche l’imposta comunale sulle affissioni (i privati pagano eccome) pubblicitarie delle campagne elettorali, significa che anche la casta è in "difficoltà"...
A meno di una settimana dalle elezioni, ci sono spazi vuoti ovunque in città dove si possono affiggere manifesti elettorali.
Se consideriamo che i signori della casta politica non pagano neanche l’imposta comunale sulle affissioni (i privati pagano eccome) pubblicitarie delle campagne elettorali, significa che anche la casta è in "difficoltà"...
Da “Ttnews24”
Mancano 20 giorni alla fine della campagna elettorale e, al di là dei
dibattiti in tv, nessuno se n’è ancora accorto. Pochissimi, quasi
nessuno, i big arrivati sul territorio ma a sorpresa spazi di pubblica
affissione completamente vuoti. Nella storia recente del paese non si ricorda
una tale paradossale situazione dalla quale sembra quasi che i partiti siano talmente poco interessati ai cittadini
da non chiedere più neanche il voto attraverso i manifesti.
Da cosa deriva tutto questo? Semplice. Da una legge elettorale che ha
tolto ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti con la sola
populistica possibilità di optare quel un partito
e da partiti che nonostante sia
siano rinnovati in vario modo sono oggi come mai distanti dai cittadini e dalle
loro esigenze.
e da “Politica in penisola”
Campagna
elettorale: finita l’epoca delle “lotte per i manifesti”.
A rimpiangere le vecchie campagne elettorali sono
soprattutto le tipografie che in tempo di elezioni stampavano senza soste ogni
tipo di materiale: manifesti, santini, volantini, fac-simile, brochure e tutto
quanto altro i candidati utilizzavano per promuoversi presso gli elettori e
mantenere vivo il ricordo del partito,
del nome, della scheda di voto.
Questa
mattina, l’ineffabile Marco Presta, dal Ruggito
del Coniglio su Rai2, parlando proprio di questa insolita situazione
ha declamato
“CCA’ NISCIUNO E’ AFFISSO” citando inconsapevole una nostra campagna realizzata negli anni 90 per una società di controllo delle affissioni.
“CCA’ NISCIUNO E’ AFFISSO” citando inconsapevole una nostra campagna realizzata negli anni 90 per una società di controllo delle affissioni.
Eccola
qui, vent’anni e non li dimostra.
2 commenti:
Come curr 'u tiempo!
Parla pe' tte, guaglione.
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