La metà degli italiani dice di non poter fare a meno dell’auto. Questa stessa metà, però, si dice stressata dal traffico. Incrociando i dati Aci-Censis con i recenti dati Legambiente, si direbbe che l’altra metà sia impegnata a cercare parcheggio: la caccia al raro esemplare di rettangolo di spazio urbano esaspera gli automobilisti. Perché il parcheggio è un’opera creativa. Con formula matematica, Simon Blackburn, professore di matematica, ha elaborato un’equazione che permette di stabilire, con sicurezza scientifica, se il parcheggio è abbastanza ampio e in quale momento sterzare per entrarci. C’è una sorta di fantasia urbana nell’inventarsi il parcheggio: lo sanno bene quelli di del blog Parcheggimale, dedicato alla creatività delle strisce rettangolari. Scatti rubati un po’ dappertutto, con un unico protagonista: l’auto in sosta, il parcheggiatore estroso. E, manco a dirlo, su Facebook spuntano decine di gruppi dedicati. Uno su tutti: «per quelli che il parcheggio non si cerca, si inventa». Opera creativa, certo, e per quelli di Park Art lo è in tutti i sensi. I promotori di questo progetto di “guerrilla urbana”, trasformano le aree di sosta in spazi espositivi, per mostre o performance.
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