Controllare continuamente la posta elettronica è indice di stress, è quanto sostiene una ricerca condotta da diversi psicologi sociali. Come inoltre rivelato da John Freeman, nel saggio "La tirannia dell'email", l'immaterialità delle email, e il fatto che la stessa sia usata più come sostituto della comunicazione orale che della cartacea, favoriscono quello che lo psicologo Albert Bandure definì "disimpegno morale". In altre parole, l'innalzamento di barriere psicologiche contro il senso di colpa per le azioni riprovevoli. Un recente studio indica che via email mentiamo il 50% in più di quanto facciamo scrivendo su carta e che nel farlo ci sentiamo più giustificati. Considerazioni che, a questo punto, inducono necessariamente a riflettere sull'effettivo peso da attribuire a tutte le email quotidianamente ricevute.
Nessun commento:
Posta un commento