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lunedì 2 aprile 2012

London "off the beaten track"

Perché limitarsi a vedere solo i tradizionali itinerari artistici? Perché non scoprire una città come Londra anche nelle sue parti nascoste attraverso l’arte di strada?
Spinta da queste domande mi sono ritrovata a girovagare nei pressi di Shoreditch, l’area trendy di Londra che si trova tra Liverpool Street e Bethnal Green, apprezzata proprio perché sinonimo di ribellione e libertà d’espressione.
Il mio Iphone mi dice che “questa forma di espressione artistica nasce e si sviluppa negli anni ‘70 e ‘80 a New York. I suoi precursori, poi divenuti famosi, sono Basquiat e Haring. Successivamente, negli anni 90, a Bristol, alcuni artisti creano una nuova tecnica stencils che contraddistinguerà lo stile English.”
Aldilà delle “wikipediate”, Banksy è probabilmente l’artista di strada più famoso, ma Londra regala ai miei occhi anche numerose opere di artisti come Vhils, Invader, ROA, Stik, Ben Eine, Slinkachu e altri ancora...
Un artista di strada potrà non trovare spazio nelle gallerie aperte a centinaia di persone, ma esprimendo la propria arte in strada ha la possibilità di essere visto da migliaia, se non milioni, di persone ogni giorno. Ma come non rimanerne colpiti?
A me è successo…

Fortunatamente questo stile non è considerato da tutti un mero atto di vandalismo, in alcune grandi città ha raggiunto un tale livello di tolleranza che i cittadini delle diverse aree residenziali si sono coalizzati per evitare la rimozione di graffiti che sono diventati con il tempo parte integrante della città e del paesaggio. Un esempio: nell’area di Hackney (sempre a Londra) molti residenti hanno firmato una petizione per fermare la rimozione di un’opera di ROA. 
Risultato raggiunto? Si, l’opera è rimasta al suo posto.
Deni

[ph. Denise]