martedì 28 settembre 2010
Mobilità sostenibile: l'Italia ha fame di piste ciclabili
E' curioso il fatto che nel nostro Paese, fra i primi nella storia ad avere recepito l'utilizzo della bici, ci sia carenza di piste ciclabili. La questione principale, tuttavia, non riguarda tanto la diffusione della bicicletta in Italia; quanto il “come” queste possono essere utilizzate. Non c'è niente di peggio dell'essere costretti a zigzagare stretti stretti fra auto e marciapiedi, a causa della mancanza di arterie viabili costruite apposta per rendere la mobilità a pedali più fluida possibile. Chi va in bici è più esposto ai pericoli della strada rispetto agli automobilisti e ai “cugini” motociclisti. Sembra un concetto banale, ma un sondaggio evidenzia come per ben il 50 per cento degli intervistati consideri le rotatorie come il pericolo maggiore per chi va in bici, seguita dall'incrocio, l'obbligo di dare precedenza e gli stop. Va comunque considerato che rispetto agli anni scorsi, la situazione è lievemente migliorata: in un recente rapporto stilato da Legambiente in Italia alla fine del 2009 le piste ciclabili ammontavano a 3227 km complessivi: 380 in più rispetto al 2008 e 730 in più se paragonate al 2007.
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