lunedì 17 gennaio 2011

Siamo online, ma “solo” in 25 milioni

I dati Audiweb parlano di un nuovo record per la rete italiana, 25 milioni di persone si collegano ad Internet almeno una volta al mese. Quel che Audiweb non svela sono gli interessi degli internauti italiani: se un paese come il nostro è riuscito a raccogliere più di 15 milioni di persone all’interno di Facebook, vi è un dato evidente da considerare. Agli italiani la rete piace prima di tutto come mezzo di intrattenimento, e in secondo luogo come punto di ricerca di informazioni. La passione per questi strumenti, social network e informazione online, deve essere vista di buon occhio perchè spesso sono questi due attori della rete italiana a portare gli utenti alla scoperta di nuovi servizi online e ad un utilizzo più proficuo della rete anche per la ricerca di offerte di lavoro oppure per la creazione di contenuti online, come l’apertura di un blog. Se da un lato l’internauta italiano non è ancora pronto per determinate applicazioni online, è vero che il tessuto italiano vede alcune importanti startup che creano buoni strumenti nel web italiano, pur in condizioni di difficile sviluppo e raccolta fondi. Ci sono infine settori che necessitano di maggiore consapevolezza e cultura di Internet, questi sono ad esempio il commercio elettronico, un settore che in Italia inizia a svilupparsi  ma che incute ancora molte paure, soprattutto per un approccio da sempre sbagliato nella visione del web, in Italia, come pericolo e non come fonte continua di opportunità e migliorie per i suoi utenti. Questo penalizza e rende meno brillante il dato relativo ai 25 milioni di utenti, ma pone sicuramente le basi per una crescita che dipende fortemente anche da quanto si svilupperanno le infrastrutture di rete del paese.

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