Visualizzazione post con etichetta internet. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta internet. Mostra tutti i post

venerdì 28 ottobre 2011

Il digitale in Italia ha creato oltre 320.000 posti di lavoro.


Da uno studio compiuto dal Digital Advisory Group (un'associazione composta da grandi aziende come Telecom, Mc Kinsey, Google Italia, Microsoft e Cisco Systems) emerge che l'avvento di internet in Italia, in circa 15 anni, ha creato oltre 320.000 posti di lavoro e che l'economia digitale incide per il 2% sul prodotto interno lordo. L'importanza dell'economia digitale è tangibile anche nei benefici che ha sulle aziende, in modo particolare su quelle che vendono online o che investono parte del proprio fatturato in tecnologie legate al web. A parziale giustificazione delle pmi poco informatizzate ci sono alcuni fattori come la banda larga non perfettamente diffusa, la scarsa velocità di connessione e la poca affidabilità in termini di disponibilità della connessione di rete. Fonte Dag (Digital Advisory Group).

martedì 6 settembre 2011

Audiweb pubblica i dati di audience online del mese di luglio 2011.


Audiweb pubblica i dati di audience online del mese di luglio 2011 stimando l’utilizzo di internet da parte degli Italiani che si collegano attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. Il mese di luglio 2011 registra una crescita del 10%, con 26,2 milioni di utenti che si sono collegati a internet almeno una volta tramite computer. Cresce del 12,8% anche l’audience nel giorno medio, con 12,2 milioni di utenti attivi che hanno trascorso online in media 1 ora e 13 minuti al giorno, consultando 128 pagine per persona. Per quanto riguarda più in dettaglio il profilo degli utenti attivi nel mese di luglio, risultano online nel giorno medio 6,8 milioni di uomini e 5,4 milioni di donne. Il 31,5% della popolazione online nel giorno medio proviene dall’area Sud e Isole (3,8 milioni di utenti attivi), il 30% dal Nord-Ovest (3,7 milioni di utenti attivi), il 17,8% dal Centro (2,2 milioni) e il 15,7% dall’area Nord-Est (1,9 milioni). Fonte Audiweb

lunedì 4 luglio 2011

Audiweb pubblica i dati di audience online del mese di maggio 2011.


Audiweb presenta la stima, per il mese di maggio, dell’utilizzo effettivo di internet da parte degli Italiani che si collegano attraverso un computer da casa, ufficio o altri luoghi. Sono 26,8 milioni gli utenti attivi che si sono collegati a internet almeno una volta tramite computer, con un incremento del 12,4% su base annua. La popolazione più attiva online nel giorno medio è rappresentata dai giovani tra i 18 e i 24 anni che trascorrono in media 1 ora e 30 minuti online, con 199 pagine viste per persona. Per quanto riguarda la provenienza geografica degli utenti attivi in questo mese, il 31,1% dei casi è dell’area Sud e Isole, il 30,1% dell’area Nord Ovest, il 17,4% del Centro e il 16,3% del Nord Est. Il comunicato stampa relativo al mese di maggio è disponibile a questo indirizzo.

venerdì 20 maggio 2011

Internet: giovani non sono dipendenti.

I giovani italiani non sono internet-addicted. Lo afferma una ricerca Isfol-Asstel. Anche se possiedono il computer i più assidui di internet sono il 53%, mentre il 47% dei ragazzi usa il computer in maniera sporadica. Meno attratti dal fascino della rete sono soprattutto i giovani meridionali. Chi va in rete lo fa soprattutto (il 90,8%) per controllare l'e-mail e ci resta per pochi minuti, il 71,6% si connette una volta al giorno. L'83,6% cerca materiale per lo studio o per il lavoro. Fonte ansa.it

giovedì 7 aprile 2011

La rete è fatta di persone.


Marco Camisani Calzolari, Ceo Speakage e co-autore con Franco Giacomazzi del libro "Impresa 4.0", in "Il digitale e il ritorno alle origini": "io vedo il digitale così: 50% tecnologia, 50% persone. La rete è fatta di persone, significa socialità. Il consumatore è cambiato, c'è il crollo degli strumenti tradizionali e una grande crescita di quelli nuovi. Amazon ha venduto più ebook che libri a Natale 2010 e ci sono più americani (61%) che leggono le news su web anzichè su carta".

lunedì 17 gennaio 2011

Siamo online, ma “solo” in 25 milioni

I dati Audiweb parlano di un nuovo record per la rete italiana, 25 milioni di persone si collegano ad Internet almeno una volta al mese. Quel che Audiweb non svela sono gli interessi degli internauti italiani: se un paese come il nostro è riuscito a raccogliere più di 15 milioni di persone all’interno di Facebook, vi è un dato evidente da considerare. Agli italiani la rete piace prima di tutto come mezzo di intrattenimento, e in secondo luogo come punto di ricerca di informazioni. La passione per questi strumenti, social network e informazione online, deve essere vista di buon occhio perchè spesso sono questi due attori della rete italiana a portare gli utenti alla scoperta di nuovi servizi online e ad un utilizzo più proficuo della rete anche per la ricerca di offerte di lavoro oppure per la creazione di contenuti online, come l’apertura di un blog. Se da un lato l’internauta italiano non è ancora pronto per determinate applicazioni online, è vero che il tessuto italiano vede alcune importanti startup che creano buoni strumenti nel web italiano, pur in condizioni di difficile sviluppo e raccolta fondi. Ci sono infine settori che necessitano di maggiore consapevolezza e cultura di Internet, questi sono ad esempio il commercio elettronico, un settore che in Italia inizia a svilupparsi  ma che incute ancora molte paure, soprattutto per un approccio da sempre sbagliato nella visione del web, in Italia, come pericolo e non come fonte continua di opportunità e migliorie per i suoi utenti. Questo penalizza e rende meno brillante il dato relativo ai 25 milioni di utenti, ma pone sicuramente le basi per una crescita che dipende fortemente anche da quanto si svilupperanno le infrastrutture di rete del paese.

martedì 7 dicembre 2010

Chi vuole firmare per fare posto a internet nella costituzione?

Articolo 21 bis della Costituzione: “tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale”. Vi sembra scontato? Non lo è affatto. In quella frase è contenuta una rivoluzione culturale: affermare il diritto a Internet quale diritto fondamentale dell’individuo, e quindi inserirlo nella carta costituzionale, è quanto di più avanzato potrebbe fare la nostra classe politica, il modo migliore per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia. Quell’articolo è stato proposto da un grande giurista, Stefano Rodotà, nell’Internet Governance Forum di Roma, il 29 novembre. Qualcuno dirà: la prima parte della Costituzione è intoccabile. Lascio ai giuristi la replica, faccio solo notare che con la nostra proposta si amplia la sfera dei diritti e non si comprime nulla. Ora l’articolo 21 bis potrebbe essere adottato dai parlamentari di tutti i partiti e finire in Commissione Affari Costituzionali. Intanto, se volete discuterlo o firmarlo, andate sul sito www.internetcostituzione.it (Riccardo Luna, direttore di Wired)

lunedì 4 ottobre 2010

L'audience online nel mese di agosto

Audiweb pubblica i dati di audience online del mese di agosto 2010, stimando l’utilizzo effettivo di internet da parte degli italiani che si collegano attraverso un computer da casa, ufficio e altri luoghi. Nel mese di agosto risultano 23,8 milioni gli italiani che si sono collegati a internet almeno una volta, segnando un incremento del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli italiani online sono principalmente adulti tra i 35 e i 54 anni e hanno navigato in media per 1 ora e 19 minuti consultando 145 pagine per persona. Sono 2 milioni i giovani tra i 25 e i 34 anni, ovvero il 21,8% degli utenti attivi nel giorno medio, che navigano per 1 ora e 35 minuti consultando in media 185 pagine per persona. Per quanto riguarda la distribuzione dell’utilizzo di internet nella settimana, anche nel mese di agosto si conferma una maggiore concentrazione nei giorni lavorativi (lunedì – venerdì) in cui si registra una media giornaliera di 10,4 milioni di utenti attivi, rispetto al fine settimana (sabato – domenica) in cui l’audience cala registrando 8,5 milioni di utenti attivi nel giorno medio. L’uso del mezzo nelle diverse fasce orarie del giorno presenta una particolare attività a partire dal mattino. Infatti, nella fascia oraria 9:00 - 12:00 risultano online in media 4,2 milioni di utenti attivi con un dato abbastanza stabile fino alle ore 21 (4,7 milioni di utenti attivi nella fascia oraria 18:00 – 21:00) che si abbassa leggermente tra le 21:00 e la mezzanotte (3,9 milioni di utenti attivi).

giovedì 13 maggio 2010

Il Nobel ad Internet? Magari…

Internet è uno dei candidati ufficiali al Premio Nobel per la Pace 2010. In un tempo dominato da una informazione di massa sempre più superficiale e banale, questa è finalmente una notizia positiva, interessante e dalle molte dimensioni. L’idea, lanciata lo scorso novembre dalla rivista Wired Italia, ha trovato da subito sostenitori illustri, dal Premio Nobel per la Pace nel 2003 Shirin Ebadi, a Giorgio Armani, Umberto Veronesi e Gianfranco Fini. Migliaia di sostenitori si sono dati da fare sui media on-line e sui social network, sono state raccolte firme e lanciati appelli. Nessun mezzo di comunicazione ha mai giocato un ruolo tanto rilevante quanto Internet nella trasformazione di alcune dimensioni e settori delle società, consegnando il potere nelle mani di chi lotta per la libertà in tutto il mondo. Il dialogo, quando riesce a superare ogni forma di censura, paura o confine, è la nostra unica chance di convivere pacificamente come esseri umani. Internet ha amplificato all’infinito questa chance, dovremmo essergliene riconoscenti.

mercoledì 17 marzo 2010

Internet è libertà

Il convegno Internet in Libertà tenutosi a Roma lo scorso 11 marzo, ha sicuramente rappresentato un momento importante per il riconoscimento del ruolo giocato dalla rete in Italia. L’incontro ha insolitamente portato in piazza Montecitorio molti più partecipanti di quanto gli stessi organizzatori avessero previsto. Ospite d'onore Lawrence Lessig (nella foto), professore ad Harvard e collaboratore del presidente americano Barack Obama, che ha tenuto una lectio magistralis dal titolo Il web e la trasparenza tra ideali e realtà. Tra gli argomenti trattati, si è discusso della necessità di considerare l'accesso a Internet, al giorno d’oggi, come un vero e proprio diritto fondamentale dell'uomo. Una necessità da tenere in considerazione, anche perchè dai dati del 2008 del 2009, si sarebbe registrato un ampliamento allarmante delle restrizioni sulla rete.

mercoledì 10 marzo 2010

Le scuole italiane gareggiano per migliorare la rete

Più di 3.000 scuole e oltre 1,5 milioni di studenti fra 16 e 20 anni gareggiano per proporre nuovi progetti destinati a internet. L’iniziativa ‘Natividigitali’ è dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, per la campagna di comunicazione del Registro.it, organismo che gestisce i domini internet a targa italiana.

martedì 9 marzo 2010

Niente Twitter prima delle partite

Il sesso? Facciano pure come vogliono. Ma Twitter e Facebook, prima e dopo le partite, sono tabù. La NBA ha imposto una serie di “linee guida” sull’utilizzo dei social network ai suoi iscritti: niente “tweets” sul lavoro, ossia da 90 minuti prima delle partite sino alla fine delle conferenze stampa ufficiali. E soprattutto cellulari off limits durante le stesse. “Non vogliamo certo proibire ai nostri atleti di comunicare - ha spiegato il “commissioner” David Stern - ma vogliamo essere sicuri che la cultura pop non si introduca troppo in quello che ci ha portato sino a qui, ovvero lo sport”. Negli Usa gli sportivi sono tra i grandi protagonisti dei social network e nel corso dell’ultimo anno il fenomeno Twitter è dilagato proprio nella Nba. Charlie Villanueva dei Detroit Pistons, per esempio,  si connetteva durante gli intervalli delle partite e riportava ai suoi “amici” le parole del coach. Ma la vera star online è Shaquille O'Neal, il gigantesco centro trentasettenne dei Cleveland Cavaliers durante l’estate ha lanciato proprio da Twitter le sfide per il suo reality show, in cui si cimentava in scontri contro i campioni di altre discipline,  con un linguaggio ben lontano dal “politically correct” delle conferenze stampa. 

Il quarto potere è Web

Negli Stati Uniti, il web è ormai il secondo mezzo per la ricerca e la fruizione delle notizie. Il digitale ha scavalcato quotidiani e radio, inseguendo i successi della tv. A rivelare la sempre maggiore centralità di internet nei processi d’informazione è il Pew Internet and American Project, con un rapporto in cui si legge che il 61% dei cittadini a stelle e strisce procaccia contenuti giornalistici in rete (mentre il 50% legge le edizioni cartacee). Il 33% degli intervistati consulta portali news attraverso dispositivi mobili, mentre il 28% dichiara di aver personalizzato la pagina d’accesso del proprio browser con rimandi ai siti delle più importanti testate. Il 46% usa tra le quattro e le sei piattaforme per informarsi, a dimostrazione di un’integrazione tra mezzi che va consolidandosi, senza escludere alcuna delle fonti possibili, social network inclusi. 

giovedì 4 marzo 2010

Il fatturato pubblicitario su internet a gennaio 2010

Il sito primaonline.it pubblica i dati relativi ai fatturati della pubblicità on line registrati nel mese di gennaio 2010. L'andamento delle tre tipologie di investimento è in positivo: display +10,2%, Search +1,5%, e Affiliate +7,8%. Carlo Poss, presidente Fcp-Assointernet, commenta i dati: "il 2010 per internet parte fortissimo con tutte e tre le tipologie in crescita, in particolare spicca il display con +10% verso lo scorso anno. 

martedì 9 febbraio 2010

Internet: Papini (Nielsen Online), imprese siano piu' attente alla comunicazione multicanale

"Oggi il consumatore non puo' essere raggiunto soltanto con un'unica modalita' e con una sola piattaforma di comunicazione. Le piattaforme ormai sono integrate e i momenti di consumo dei mezzi di comunicazione sono cambiati. Le aziende devono fare uno sforzo per riparametrare la comunicazione, tenendo in considerazione la moltiplicazione dei punti di contatto". Questo il consiglio alle imprese di Cristina Papini, Sales & Project Manager di Nielsen Online, per sfruttare l'approccio sempre piu' multicanale dei consumatori. "In un anno -spiega Papini- abbiamo assistito a una crescita importante del consumatore multicanale, sia nel target del consumatore reloaded, ovvero quello tecnologico e aperto alla socializzazione on line, disposto non solo a leggere, ma anche a condividere le esperienze. Questo target e' cresciuto ed e' cresciuto anche il target degli open minded, andando a raggiungere un 40% complessivo di popolazione", ha sottolineato.

Per approfondimenti:
http://it.notizie.yahoo.com/7/20100204/ttc-internet-papini-nielsen-online-impre-5566772.html