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lunedì 21 novembre 2011

Il primo social media audio.

Si chiama Freerumble, è un social network, è accessibile a tutti, ma è pensato sostanzialmente per gli utenti non vedenti e ipovedenti. Lo scopo principale è quello di abbattete le difficoltà che i disabili trovano in rete, come ad esempio l'esclusione dall'uso dei social network. Oltre a diversi servizi, Freerumble permette ai disabili di accedere alle letture conosciute e a libri famosi, letti per l'occasione dai donatori di voce. Si possono inoltre creare degli audioblog dove inserire domande, ricevere risposte, inviare email e condividere esperienze come avviene sui più famosi social network. Infine è prevista anche la creazione di un museo virtuale dove verranno “esposte” le varie opere artistiche, consentendo ai non vedenti di ascoltare le descrizioni. www.freerumble.com

mercoledì 28 settembre 2011

Facebook domina tra i social network.


Il sito Business Insider ha analizzato i minuti che gli utenti trascorrono sui vari social network e ha definito che il 90% del tempo è passato su Facebook. Continua quindi il dominio di Facebook nel panorama dei social network e la concorrenza è molto lontana: Myspace, Tumblr, Twitter, LinkedIn, Foursquare (e altre piccole piattaforme) si dividono infatti il restante 10%.


lunedì 18 aprile 2011

I social per le assunzioni: è boom!

Sempre più aziende spulciano nei social network alla ricerca di maggiori informazioni sui papabili candidati ad un posto di lavoro. E' una dura realtà con la quale bisogna fare i conti, in quanto le statistiche chiariscono ampiamente questo aspetto e dimostrano come sempre più aziende ricorrano ai profili di Facebook e di altri social network per decidere se portare avanti la candidatura di un potenziale dipendente. Secondo statistiche pubblicate da Microsoft, nel 2010 nei soli paesi degli USA, il 70% delle aziende ha ammesso di non essere andata avanti nell'assunzione di alcuni dipendenti a causa delle informazioni presenti in Rete. Anche il vecchio continente non è da meno: infatti, circa il 41% delle imprese britanniche, così come il 16% di quelle tedesche ed il 14% di quelle francesi, ricorrono all'uso dei social network per recuperare notizie sui partecipanti ai colloqui lavorativi. Anche in Italia, secondo Adecco, la situazione non è molto differente: circa il 36% delle imprese sfrutterebbe i profili online per scoprire maggiori informazioni sulla persona e per compiere verifiche sui candidati. Secondo la nota agenzia per il lavoro, quindi, i selezionatori utilizzerebbero le piattaforme sociali presenti su Internet per effettuare controlli incrociati sui curricula nel 51% dei casi, per verificare referenze e contatti professionali nel 48% delle consultazioni, per accertare attitudini professionali (47%) o per ricavare informazioni private sui candidati (40%). Fonte: i-dome

mercoledì 19 maggio 2010

I social network spiegati da Elvis

Il designer Stéphane Massa-Bidal ha realizzato una serie di poster che spiegano i social network attraverso i titoli delle canzoni di Elvis. Ecco le idee pensate per Facebook e Last.fm

martedì 4 maggio 2010

Soldi in cambio di amicizie: la scommessa dei social network

Se il web 1.0 erano i siti di commercio elettronico, il web 2.0 sono i social network. Ma possono siti come Facebook generare abbastanza profitti da rimanere sul mercato? Facebook, Twitter, LinkedIn e molti altri offrono gratuitamente i loro servizi agli utenti, anche per questo motivo forse le iscrizioni sono aumentate in maniera così drammatica. Non è un mistero infatti che la strategia di queste aziende sia stata fare prima il pieno di iscritti e dopo pensare ai profitti. L’esplosione dei costi di gestione associata all’enorme mole di dati e banda da gestire sta aumentando la pressione di dare forma ad un modello di business che mantenga la grande promessa del Web 2.0. I dubbi attengono al fatto se i ricavi provenienti dalla pubblicità saranno sufficienti ad evitare di cominciare a far pagare gli utenti per i servizi che ora ottengono gratuitamente. Gli ultimi dati danno l’advertising sui social network in crescita, anche in controtendenza rispetto non solo alle forme più tradizionali di pubblicità sui media tradizionali, ma anche a quelle sui nuovi media. Se anche questi riusciranno a soddisfare le aspettative degli investitori e a dare forma al proprio business, saranno riusciti non solo a vincere la loro scommessa, ma anche a mantenere la promessa del web 2.0 per milioni di persone.

lunedì 29 marzo 2010

Nasce il profilo social “i Naturale”

“Iper, La grande i”, posiziona il nuovo marchio "I naturale" in ambiente digitale, scegliendo i social network Facebook, Twitter e Youtube come strumenti di divulgazione di tematiche legate alla responsabilità ambientale.
Credendo nelle potenzialità comunicative offerte dalla rete, Iper presenterà il nuovo portale alla blogosfera e ai canali di informazione online, riconoscendo nel web la possibilità concreta di interagire con gli utenti. Il marchio "I naturale" rappresenta il posizionamento di Iper in tema di responsabilità ambientale. Sul portale sono presenti quattro sezioni dedicate al benessere, alle scelte alimentari, al riciclo, all’ecologia, i Natural blog, consigli medici, proposte di viaggio per eco-turisti e tanto altro.

venerdì 26 marzo 2010

Usa, il Pentagono riapre l'accesso ai social network

I militari statunitensi potranno tornare a utilizzare i social network, il Pentagono ha infatti deciso di sbloccare l’accesso a Facebook, Twitter e affini, così da consentire ai soldati di mantenere un contatto interattivo con i familiari. Community e siti 2.0 erano stati vietati nel maggio del 2007, per questioni tecniche e di sicurezza. I militari avranno comunque tempi d’accesso limitati e dovranno evitare siti pornografici e violenti, oltre ai giochi online. 

giovedì 25 febbraio 2010

SS&C Varese: ‘Aperitivo 2.0 - Mobilità dolce e il web’

Giovedì 25 febbraio è stata una serata particolare alla SS&C di Varese, blogger, web journalist ed amanti di cicloturismo si sono riuniti negli uffici dell'agenzia di comunicazione e marketing varesina per dialogare sul tema e per condividere le proprie idee iguardo al rapporto che intercorre tra il cicloturismo il web 1.0 e i social media. Fabrizio Bellavista ha aperto l'Aperitivo 2.0 introducendo l'argomento ai numerosi presenti che si sono subito resi protagonisti di interventi e riflessioni su come questa forma di turismo, in forte ascesa, non sia ancora una presenza costante sul web. Stefania Radman di Varesenews infatti sottolinea: "Questo è dovuto alle difficoltà comunicative di un paese, l'Italia, che formalmente si pensi comunichi moltissimo ma che invece in sostanza non lo fa". Anche Daniele Lucchina, blogger di www.valganna.org, ha osservato: "Si ha difficoltà a proporre progetti di ciclo escursionismo su internet. Anche quando questi sono proposti su social network e blog non vengono ancora appoggiati per la scarsa conoscenza che la gente ha sia del ciclo escursionismo che del web lagato a questo aspetto".