Sempre più aziende spulciano nei social network alla ricerca di maggiori informazioni sui papabili candidati ad un posto di lavoro. E' una dura realtà con la quale bisogna fare i conti, in quanto le statistiche chiariscono ampiamente questo aspetto e dimostrano come sempre più aziende ricorrano ai profili di Facebook e di altri social network per decidere se portare avanti la candidatura di un potenziale dipendente. Secondo statistiche pubblicate da Microsoft, nel 2010 nei soli paesi degli USA, il 70% delle aziende ha ammesso di non essere andata avanti nell'assunzione di alcuni dipendenti a causa delle informazioni presenti in Rete. Anche il vecchio continente non è da meno: infatti, circa il 41% delle imprese britanniche, così come il 16% di quelle tedesche ed il 14% di quelle francesi, ricorrono all'uso dei social network per recuperare notizie sui partecipanti ai colloqui lavorativi. Anche in Italia, secondo Adecco, la situazione non è molto differente: circa il 36% delle imprese sfrutterebbe i profili online per scoprire maggiori informazioni sulla persona e per compiere verifiche sui candidati. Secondo la nota agenzia per il lavoro, quindi, i selezionatori utilizzerebbero le piattaforme sociali presenti su Internet per effettuare controlli incrociati sui curricula nel 51% dei casi, per verificare referenze e contatti professionali nel 48% delle consultazioni, per accertare attitudini professionali (47%) o per ricavare informazioni private sui candidati (40%). Fonte: i-dome
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