“Femminicidio
è un termine che purtroppo ricorre sempre più spesso nelle notizie di cronaca
nera. Dall'inizio del 2013 ad oggi sono
state uccise 100 donne, secondo i dati raccolti dal
Telefono Rosa. Ma si tratta di un bilancio non ufficiale, dal momento che in Italia non esiste un osservatorio nazionale sul
femminicidio: quando il 14 luglio 2011 il Comitato CEDAW ha
chiesto al nostro Paese i dati sul fenomeno, il Governo italiano non è
stato in grado di fornire una risposta.“ Comincia così l’articolo
pubblicato da www.alfemminile.com , che pubblica anche un grafico
con dati che non vorremmo vedere più.
Nel 2009 SS&C ha realizzato questo video.
Purtroppo, negli anni successivi il numero non è affatto diminuito, ma
aumentato in una escalation di violenza che non può più essere ignorata e che
deve diventare una priorità nelle agende nazionali.
lunedì 25 novembre 2013
venerdì 8 novembre 2013
LOGO E IDENTITA’
Il logo è il primo strumento di comunicazione con cui
l’azienda si presenta. E attraverso il logo si comunica moltissimo sull’impresa, sull’associazione, sul club. Con il logo l’azienda sarà riconosciuta,
rappresentata nei suoi valori, nella sua filosofia,
nella sua categoria di mercato.
E, se è stato progettato identificando nel modo corretto l’azienda, la rappresenterà per molto tempo, acquistando valore economico e sociale.
E, se è stato progettato identificando nel modo corretto l’azienda, la rappresenterà per molto tempo, acquistando valore economico e sociale.
Ecco gli ultimi loghi realizzati in SS&C.
Da sinistra:
un'azienda impegnata nell’attività di gestione e recupero
crediti;
consulenti di home staging e relooking;
un evento per azienda di illuminazione con led.
E, per chiudere in poesia, a destra, un’associazione di poeti.
martedì 5 novembre 2013
Rene Policistico: “Parlarne è già combatterlo”
AIRP onlus (Associazione Italiana Rene Policistico) in occasione del 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia, a fine Settembre a Firenze, ha presentato due volumi dedicati alla malattia del Rene Policistico Autosomico Dominante (ADPKD).
I due volumi redatti da AIRP Onlus e realizzati graficamente da
SS&C, sono un valido aiuto per le famiglie e per gli specialisti che ogni giorno combattono contro questa invalidante
patologia. Una bellissima iniziativa che ha lo scopo di portare
l’attenzione su una malattia poco conosciuta e ancora priva di un
approccio terapeutico.
“Abbiamo
sentito la necessità di offrire a tutte le persone affette da rene policistico,
e alle loro famiglie, uno strumento utile per affrontare al meglio la loro
condizione di salute – ha dichiarato Luisa Sternfeld Pavia, Presidente di
AIRP Onlus – In qualità di associazione di pazienti, inoltre,
rinnoviamo così il messaggio di vicinanza a tutti loro e proseguiamo la nostra
sfida nel diffondere la conoscenza della malattia e del suo impatto individuale
e sociale”.
venerdì 25 ottobre 2013
Vuoi sorridere con noi?
SS&C
firma la nuova campagna di comunicazione per Equipe
del Sorriso: centro dentale low cost di qualità con sede a Varese e
a Civitanova Marche.
Il progetto
comprende il completo restyling di logo e immagine coordinata,
l’ideazione di un nuovo payoff identificativo del posizionamento
“La bocca che sogni al prezzo che vuoi”.
Spesso
il costo delle cure dentarie diviene motivo di rinuncia a prendersi cura del
proprio aspetto, generando un senso di privazione e scontentezza. La nuova
campagna “Il preventivo vi farà
ridere” comunica invece, con un taglio decisamente inusuale
per uno studio dentistico, che curarsi i denti è facile e alla portata di
tutti.
La
campagna è on air con affissioni locali, stampa quotidiana e periodica,
pubblicità dinamica e volantinaggio; a breve anche la pubblicazione del sito
istituzionale.
venerdì 2 agosto 2013
TEMPO DI CALDO, IN CITTA’, SULLE SPIAGGE, IN PISCINA SI SCOPRONO I TATUAGGI. MA…UN TATUAGGIO E’ PER SEMPRE.
Sempre da Marie Claire – deliziosa newsletter –
un articolo di Dal Buono racconta di
tatuaggi.
"Fa caldo
e tutti si svestono………, tra canottiere, shorts e bikini,
trovano attimi di celebrità i vostri splendidi tatuaggi, care signore.
Nel
contemplarli, mi ritrovo ad ammirare il coraggio col quale dimostrate di ignorare la nozione di irrevocabilità. I piercing si
possono togliere (al massimo lasciano un buchetto dove, all’occorrenza,
infilare la penna in mancanza di camicia col taschino), i dread si tagliano, i
capelli colorati prima o poi cangeranno (o cadranno), invece, un tatuaggio è per sempre (o quasi). Ne
siete veramente consapevoli?
La
S che vi siete
tatuate sul collo del piede in onore del vostro fidanzato Stefano, un giorno (anni
dopo che l’avrete sorpreso a copulare con la fruttivendola) preferirete
spacciarla per l’iniziale del vostro bisnonno, Sigismondo.
Il
cuoricino, tanto
simpatico e velatamente sexy, che avete voluto sull’inguine, tra un paio
di decenni – causa cedimento epidermico – assomiglierà a quello di
un cardiopatico allo stato terminale e le macchie della pelle saranno
altrettanti bypass.
La
mezza luna sul polso, infiappendosi insieme al tono
della pelle, assomiglierà sempre più a uno di quei croissant che il barista non
è riuscito a vendere per tutta la settimana.
Le
citazioni argute, romantiche, o celebrative,
diventeranno quasi illeggibili, come scritte su fogli immersi nell’acqua,
con l’inchiostro che sbava e che cola.
I
tribali muteranno così tanto che, se effettivamente
in una tribù voi viveste, i compagni vi truciderebbero nella notte, perché il
vostro marchio sarà cambiato così tanto da assomigliare a quello di una tribù
nemica.
I
caratteri latini dietro gli avambracci diventeranno
gotici, quelli gotici arabi, quelli arabi cinesi, e quelli
cinesi…marziani?
E se le croci, cedendo, arrivassero ad
assomigliare a svastiche?
I
codici a barre sotto le nuche saranno un giorno sì
vetusti che, se voi foste merendine o scatolette di tonno, non verreste consumati
neppure da quelle nonne che hanno passato la guerra, non verreste donati
neanche all’ultimo degli orfanotrofi, neanche dal più ipocrita dei
filantropi.
Cagnolini,
gattini, orsetti e scoiattolini, regrediranno a uno
stato evolutivo adatto all’era giurassica o assumeranno le sembianze di
altrettanti gargoyles."
E
l’articolo continua così,
sempre più crudele.
Comunque:
ecco alcuni tatuaggi fotografati in agenzia. Si mantiene il più totale riserbo
sui proprietari.
Ecco
invece una vecchia campagna di SS&C. Solo un tatuaggio è un fine lavoro di
Photoshop. Indovinate quale.
mercoledì 24 luglio 2013
I.DIVORZIO (si legge AI DIVORZIO), Sì PARLIAMO DI UNA APP.
(Sottotitolo: scarica l’app prima del
partner!).
Sembra una delle App inventate da Lillo & Greg su
Seiunozero. In realtà è una App messa in commercio da 22hbg che dice “I
Divorzio” e, continua cinicamente, “l’amore è gratis, il
divorzio no!”.
Un divertente articolo
di Enrico Dal Buono su MarieClaire.it ci parla con grande spirito di questa uova
App. Giusta giusta in tempi di crisi per risparmiare sull’avvocato
divorzista e sapere quanto ci costerà il divorziare.
“Gli avvocati divorzisti sono senza
dubbio competenti, ma molto costosi e per raggiungerli bisogna, se non guidare
fino all’altro capo della città, quantomeno spostarsi di un paio di
isolati, prendere le scale (malus estivo: vostra iper-sudorazione) o un
ascensore (malus estivo: altrui iper-sudorazione). E se ce ne fossero di
gratuiti, disponibili a casa vostra. Anzi, in mano vostra – e al fresco
del condizionatore.
Disponibile
per Android, Windows 8 e iOS. In pratica vi dà un’idea di quanto vi
costerebbe divorziare. O, perché no, di quanto ci guadagnereste. Suvvia, non
siamo ipocriti, la crisi tira fuori il peggio di tutti noi. Un ottimo esempio
di cinismo 3.0: meglio scaricare l’app, prima che il partner.
Sul
display vanno inseriti pochi dati. Stipendio di lei, di lui, anni di
matrimonio, figli a carico, com’è da distribuirsi la colpa (no, care,
siate oneste, i suoi calzini sporchi sul divano non sono classificabili come
autentica “colpa”).
“E
perché dovrei raccontare i cavoli miei a uno smartphone?”,
direte. Perché l’app vi indicherà la tempistica del processo,
l’entità dell’assegno mensile che vi spetta o che dovrete versare,
le spese legali. Infine sullo schermo comparirà un aforisma sull’amore.
Ciliegina sulla torta o (ahinoi, trascurabile) premio di consolazione? Certi
della vostra moralità integerrima, più che della vostra furbizia, siamo
convinti sarà una dolcissima ciliegia.”
venerdì 5 luglio 2013
Diner en blanc
Foto dalla pagina FB cenaconme.
Avevo letto dei famosi “Diner en blanc” in alcuni romanzi, ma in tutta sincerità credevo che fossero idee nate dalla fantasia degli scrittori.
Ieri sera invece, complice la bacheca FB di un’amica, ho scoperto che a Milano si è tenuto un evento meraviglioso.
Attraverso Facebook e altri social network un nutrito gruppo di persone si è dato appuntamento nel centro di Milano, ha allestito tavoli e buffet di gran classe e ha trascorso insieme una bellissima serata.
Poche, ma ferree le regole dettate dagli organizzatori:
- Il luogo scelto per l'evento verrà comunicato 24 ore prima dell'evento.
- Occuperemo la piazza alle 20.30 esatte e ci disporremo ordinatamente in file di tavoli.
- A mezzanotte in punto lasceremo la piazza come l’abbiamo trovata, raccogliendo ciascuno i propri rifiuti.
- Portare tavoli e sedie: suggeriamo agli uomini di fare i cavalieri...ma siamo certi che i tavoli al femminile non mancheranno di spirito d'organizzazione.
- Il dress code è TOTAL WHITE: abiti bianchi, tovaglie bianche, piatti bianchi in ceramica (no plastica, no carta), calici ecc. Molto graditi fiori candidi e candele.
- Per il cibo: provate ad immaginare un pic-nic elegante e facilmente trasportabile (non necessariamente in bianco).
Ieri sera più di mille persone hanno raccolto l’invito, si sono trovate in Piazza XXV Aprile, hanno cenato insieme e sono svanite a fine serata senza lasciare segno del loro passaggio.
Un po flash mob, un po’ pic-nic e molto milanese nello stile.
Comunque adesso clicco mi piace sulla loro pagina FB perché al prossimo appuntamento non voglio mancare.
Isabella
http://milano.mentelocale.it/53479-milano-cena-bianco-2013-foto/
lunedì 1 luglio 2013
QUANTO PUO’ ESSERE STUPIDO IL MODO DI PUBBLICIZZARSI?
La memoria di Falcone e Impastato non può essere offesa da un panino austriaco.
Con questa affermazione è stata fatta una raccolta di firme che ha raggiunto l’obiettivo: il sito che offendeva la memoria di Peppino Impastato e Giovanni Falcone è stato oscurato.
Così scriveva Danilo Sulis, Presidente di Rete 100 passi:
“Siamo venuti a conoscenza che in una panineria viennese, Don Panino, si vendono panini dai nomi: Don Greco, Don Buscetta, Don Corleone, Don Mori, Don Falcone e Don Peppino, quest'ultimo con chiaro riferimento a Peppino Impastato. Nella descrizione del menù si legge: “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”.
Per quello su Giovanni Falcone la descrizione è invece: “Sarà grigliato come un salsicciotto”.
Riteniamo l'episodio gravissimo e frutto non solo di un utilizzo di cattivo gusto per motivi commerciali, ma di qualcosa di più profondo. Il menù oltre ad essere offensivo nei confronti di Falcone ed Impastato fa un lavoro più sottile accomunando boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia.
Temiamo che non si tratti di un episodio occasionale, di luoghi comuni sull’Italia o di un episodio di xenofobia. Il logo del locale che richiama il manifesto del film “il padrino” lo abbiamo già visto anche in Germania, in alcuni locali spesso gestiti da italiani.
Chiediamo quindi al Ministro degli Esteri Emma Bonino di intervenire presso le autorità austriache per l'immediata messa al bando di questi prodotti, l'oscuramento del sito e per l'avvio di accertamenti sull'origine dei locali che in Europa portano questo marchio.”
Grazie alle oltre 33.000 firme raccolte con la petizione, la Farnesina è intervenuta chiedendo, e ottenendo, l'oscuramento del sito di Don Panino dove si trovavano i vergognosi panini Don Peppino e Don Falcone.
ALLEGATI PESANTI?
Fantastica questa campagna di Yahoo Mail.
Riporta alla mente quelle gigantesche affissioni in 3D che si
vedevano sulle strade americane e che noi vivevamo con un amaro senso di
inferiorità rispetto alle nostre affissioni bidimensionali e mai così
coraggiose.
Questa parte di
ponte dipinta sullo sfondo e staccata crea un colpo d’occhio notevole.
https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc1/995670_10151659018873711_23349504_n.jpg
mercoledì 19 giugno 2013
SONO SODDISFAZIONI.
Ecco un altro trofeo appena arrivato in SS&C, che andrà a fare bella mostra di sé con gli altri, nella nostra sala riunioni. Merito di un gruppo di collaboratori che ha portato in una struttura piccola e leggera il pensiero e la creatività delle grandi agenzie. I risultati, nostri e dei nostri clienti, ci danno fiducia e voglia di condividere una ricetta che funziona.
Ed ecco la foto della premiazione, avvenuta durante la serata ufficiale della XVII edizione del Premio a Milano il 12 giugno 2013.
Sul palco: Anna Sternfeld, in rappresentanza di AIRP, Alberto Favalli, sound designer di Guicar, Gabriele Braggion, copywriter, Giampiero Soru per SS&C, hanno ritirato i premi per la campagna AIRP (Associazione Italiana Rene Policistico).
Sezione RADIO:
Primo Classificato Categoria Sociali-Non Profit
Special Star per Copy
Special Star per Editing
MEDIASTARS, considerato uno dei più
autorevoli riconoscimenti a livello nazionale per la realizzazione di
campagne di Advertising, Corporate Design e Comunicazione Multimediale e
per la valorizzazione dei tecnici professionisti, premia la creatività e la professionalità di chi opera per lo sviluppo di soluzioni di comunicazione classica e multimediale.
Mediastars è un premio indipendente che si propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi tecnicamente contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di una comunicazione pubblicitaria.
Grazie ancora e complimenti ai professionisti!
Ecco le interviste rilasciate da Giampiero Soru di SS&C: http://www.mediastareditore.com/mediastars/?doc=4260
Enrico Grisanti di XTV Production: http://www.mediastareditore.com/mediastars/?doc=4244 , la casa di produzione che ha realizzato il video per la TV, sempre realizzato da SS&C, con la direzione artistica di Domenico Stragapede e Gabriele Braggion.
martedì 11 giugno 2013
FAMOSI RESTYLING
Sta per cambiare uno dei simboli sociali più noti: quello che si vede nei parcheggi, nei bagni e nelle altre strutture pensate per i disabili. Niente più carrozzina statica.
Gli studenti di un college americano hanno ripensato la figura stilizzata che non sarà più “passiva e inerme” ma una persona che partecipa, si muove, è attiva e non dipende semplicemente dagli altri.
Ecco quindi che il disabile è proiettato in avanti, con le braccia che vanno indietro per spingere la carrozzina, le gambe sono inclinate in avanti e le ruote del mezzo sono in movimento.
La città di New York ha deciso per prima di adottare il logo "in movimento" del Gordon College per tutte le aree e i servizi per disabili, che sostituirà quello vecchio entro l'estate.
Nella foto: il professor Brian Glenney del Gordon College mostra il contrassegno inventato dai suoi studenti.
Da Vita.it
martedì 4 giugno 2013
LA PUBBLICITA’ E’ ARTE?
La domanda, già posta e dibattuta, diventa il titolo di un
bell’articolo di Emma Gabriele
su ArsKey
- magazine d’arte
moderna e contemporanea.
“In un mondo saturo di immagini, quali sono da considerare arte? Il dibattito culturale degli ultimi anni rende
oscura la risposta. Ci
sono teorici che si aggrappano all’idea che vendere non è fare arte
e al lato opposto, gli operatori del settore artistico
e pubblicitario mischiano e sovrappongono progetti, confondendo
l’orizzonte della risposta. Nel libro A
lezione dai Mad Men, edito dal Sole24 Ore con la prefazione di
Jacques Sèguèla, si tenta di dare una risposta a questo interrogativo e a
dipanare le nebbie.” ……….
….”Il filosofo Marshall McLuhan definisce pubblicità "la più grande forma d’arte
del XX ° secolo." La verità è che oggi l’arte sta intrecciando grossi e perduranti rapporti
con la
pubblicità. Rimangono in vita le stesse domande:
l’advertising è genio creativo, arte
o capacità di capire l’essere umano? O è solo una piccola applicazione
del quotidiano che usa tecniche raffinate e si avvale dell’apporto di
psicologi, artisti, disegnatori e
registi famosi?
La campagna pubblicitaria della Tim nel 2002 – Libertà,
Fraternità e Uguaglianza di tariffa per tutti – richiama un celebre
dipinto di Delacroix. Bacco di Michelangelo Buonarroti, anno 1497, e il
Bacchino malato di Caravaggio del 1593 sono evidentemente ripresi per la
pubblicità del vino Castellino con l’attrice Giovanna Rei nel 2000. Le
opere di Michelangelo, anche quelle che l’artista
ha lasciato incompiute, costituiscono un modello autorevole per il linguaggio
della pubblicità: si veda la campagna pubblicitaria della griffe Kookai in
Francia nel 2001 e la somiglianza con la Pietà di Michelangelo Buonarroti del
1499. La pubblicità della Renault Laguna si rifà a un episodio
dell’incontro di Ulisse con le Sirene: «Tu arriverai prima dalle Sirene, che tutti gli uomini
incantano, chi arriva da loro».
La risposta non si sostanzia nell’evidenza che
l’advertising fa uso dell’arte:
ogni artista vende. Picasso non
dipingeva per se stesso, Michelangelo disegnò la Cappella Sistina
commissionato da Papa Sisto IV della Rovere. La pubblicità esprime fenomeni di
innovazione creativa, che sono rilevanti anche in campo propriamente artistico. Nel 1990 al Centre Pompidou di Parigi fu
allestita una mostra con il nome di “Art & Publicité 1890-1990” che
insegnava a guardare le forme della pubblicità come un fenomeno artistico”.
Sarà una prova a favore della tesi portata avanti nel libro A lezione dai Mad
Men www.madmenadv.com
Visto il riferimento a madmen potevamo non pensare al fascinoso Don
Draper della agenzia di Madison Avenue.
Mai visto uno così in SS&C. Purtroppo.
Ecco una campagna che coniuga arte e
pubblicità, realizzata da SS&C Marketing e comunicazione per il cliente
Verimec, Gruppo Massilly, vincitrice di un primo premio di categoria a Targa
d’Oro e del merchandising.
giovedì 30 maggio 2013
Successo delle campagne DEM nel Regno Unito
Esperti di marketing del Regno Unito hanno condotto una ricerca presso le aziende che hanno investito nel Direct mail marketing: secondo i due terzi di esse le campagne DEM hanno dato risultati eccellenti.
Gli esperti dunque prevedono che anche quest’anno i risultati saranno buoni. Si tratta del Marketing Industry Census 2013”, realizzato da Econsultancy per conto di Adestra e pubblicato sul sito Emarketer.com.
Così prosegue l’articolo “Un livello di soddisfazione così alto è sicuramente stato raggiunto anche grazie all’aumentata esperienza delle aziende in aree come la segmentazione delle liste di email, i contenuti dei messaggi, la targhetizzazione e i programmi di invio automatico. Tutto questo contribuisce a raggiungere gli utenti con comunicazioni molto più ad hoc e sofisticate.
Solo il 15% degli intervistati ha riferito, invece, che le proprie campagne hanno fallito. Le cause maggiori sono state la scarsa qualità dei database (50%), la mancanza di una strategia (43%), la scarsa attenzione e il poco tempo dedicati alle attività DEM (41%).
Ciò nonostante, l’email è un mezzo che performa molto bene perché si presta a una molteplicità di scopi, inclusi il brand building e l’acquisizione clienti. Molte aziende intervistate, infatti, hanno affermato che le DEM hanno contribuito al raggiungimento dei loro obiettivi di business.
Tra i tipi di email considerati migliori, la newsletter. Almeno un quarto degli intervistati dichiara come mezzi di successo anche i messaggi di benvenuto e di ringraziamento, i sondaggi, le offerte limitate nel tempo e gli alert delle news.” (da web performance.it)
Ecco alcuni esempi di Direct Mail marketing realizzati da SS&C – agenzia di marketing e comunicazione di Varese.
Gli esperti dunque prevedono che anche quest’anno i risultati saranno buoni. Si tratta del Marketing Industry Census 2013”, realizzato da Econsultancy per conto di Adestra e pubblicato sul sito Emarketer.com.
Così prosegue l’articolo “Un livello di soddisfazione così alto è sicuramente stato raggiunto anche grazie all’aumentata esperienza delle aziende in aree come la segmentazione delle liste di email, i contenuti dei messaggi, la targhetizzazione e i programmi di invio automatico. Tutto questo contribuisce a raggiungere gli utenti con comunicazioni molto più ad hoc e sofisticate.
Solo il 15% degli intervistati ha riferito, invece, che le proprie campagne hanno fallito. Le cause maggiori sono state la scarsa qualità dei database (50%), la mancanza di una strategia (43%), la scarsa attenzione e il poco tempo dedicati alle attività DEM (41%).
Ciò nonostante, l’email è un mezzo che performa molto bene perché si presta a una molteplicità di scopi, inclusi il brand building e l’acquisizione clienti. Molte aziende intervistate, infatti, hanno affermato che le DEM hanno contribuito al raggiungimento dei loro obiettivi di business.
Tra i tipi di email considerati migliori, la newsletter. Almeno un quarto degli intervistati dichiara come mezzi di successo anche i messaggi di benvenuto e di ringraziamento, i sondaggi, le offerte limitate nel tempo e gli alert delle news.” (da web performance.it)
Ecco alcuni esempi di Direct Mail marketing realizzati da SS&C – agenzia di marketing e comunicazione di Varese.
lunedì 27 maggio 2013
UN’APP AL GIORNO
-->
UP. Un altro UP: non è il tenero film della Pixar né il
modello della Volkswagen.
Si tratta di “un sistema
formato da un braccialetto e da un'App. Insieme monitorano quanto dormi, quanto
ti muovi e quanto mangi. UP ti fornisce utilissime informazioni sul tuo stile
di vita sulla base dei tuoi progressi quotidiani, per migliorare te stesso e
sentirti al meglio”.
|
|||||||||
L'idea è
semplice:
impara a conoscerti, per scegliere sempre la strada giusta. |
Così dice la DEM arrivata oggi da un fornitore; seguono le
iconcine e l’annuncio dell’arrivo sul mercato italiano di Up, lo
speciale braccialetto dotato di sensori che permette di registrare
costantemente i parametri corporei sincronizzando i dati sull’iPhone o sullo
smartphone Android di chi lo indossa. Arrivato da Jawbone sul mercato italiano
la prima settimana di maggio, Up è compatibile con 8 servizi di tracking per iOS che
aiuteranno l’utente a tenere traccia in maniera efficace di molti aspetti
contemporaneamente, dalla qualità del sonno all’umore, per capire come essi
possano influenzarsi a vicenda e come sia possibile migliorare la propria
salute generale attraverso una migliore consapevolezza.
Mentre possiamo dire che tutto ciò che migliora la salute in
generale – e dunque la qualità della vita - è benvenuto, non possiamo che
prendere atto che c’è chi si rompe la testa per far uscire un’app al giorno,
per qualunque cosa, bella o utile, brutta
o inutile.
Appena letto di un’app con cui tenere d'occhio i
bicchieri d'acqua bevuti,
ricevere una notifica quando è il momento di farsi un goccetto
idratarsi
e adattarla alle vostre esigenze (personalizzando sesso, peso ed età).
Altra destinata alle signore che permette di tenere traccia dei propri cicli,
calcolare i periodi di fertilità e altre cose da donne.
Saputo anche che “Fotografare
cibi e piatti al ristorante è un hobby …che impegna il 52% dei possessori
di iPhone almeno una volta al mese e, in casi patologici, nasconde una vera e propria
adorazione, con effetti euforici simili a quelli del sesso.” E dunque: Non fatevi mancare niente
con l’App che per tutti
i giorni (golosi), sarà una delle
migliori compagne per la fotografia "alimentare": scegli il design, il ristorante in cui ti
trovi, carichi la foto e condividi.
Tristemente scoperto anche: MustacheMe
potrete aggiungere baffi a tutti i vostri amici.
Fino al momento in cui non ne potremo più. Già lo so.
sabato 6 aprile 2013
WHAT WOMEN WANT
Non è solo il titolo di un filmetto di oltre dieci anni fa con Mel Gibson quand’era ancora figo, ma il titolo di una interessante ricerca condotta da LinkedIn.
Marie Claire pubblica un interessante articolo, sulla base dei i risultati dell'indagine al femminile su donne e lavoro.
Questa prima ricerca riguarda l’intervista di 5.300 donne in tutto il mondo (400 in Italia) provenienti da 13 paesi e settori diversi, per un'età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Ma cosa vogliono davvero le donne sul lavoro?
Ecco alcune curiosità sulla situazione italiana in 5 punti.
1. Essere social
Social-networking, connessioni lavorative online e brainstorming quotidiano sul web: l'85% delle italiane utilizza i social e si dichiara convinta della loro utilità per entrare in contatto con persone con le quali solo grazie al web è possibile entrare in connessione. LinkedIn poi, è utilizzato dal 24% delle intervistate. Anche se l'azienda ricorda: una foto mancante, sbagliata o inadeguata costa all'utente sette visite in meno sul proprio profilo, equivalenti a 7 (possibili) opportunità di lavoro in più.
2. Fattore S(uccesso)
Le più appagate a livello lavorativo in Italia? Secondo la ricerca di LinkedIn sono le donne che vivono in Campania, Lazio ed Emilia Romagna. Due su tre in tutta Italia però spostano l'appagamento sul tema lavoro e figli, dichiarando che alla base del successo ci deve essere "anche da una legislazione che supporti i genitori che lavorano".
3. Donne senza una guida
Chi ti spiega dove sbagli? Chi ti ispira ogni giorno come una guida, un esempio da seguire? (Forse) quasi nessuno: solo in Italia infatti, un terzo delle donne intervistate ha spiegato che tra le più grandi difficoltà sul proprio percorso lavorativo c'è proprio la mancanza di un/una mentore. Benvenuto fai-da-te?
4. Mamme vs Lavoro
Alla domanda «diresti di aver avuto una carriera di successo fino a oggi?» risponde sì il 70% delle mamme, contro il 62% delle donne lavoratrici senza famiglia. Il 34% delle non mamme poi, crede che un ambiente di lavoro flessibile sia di vitale importanza per il futuro contro il 22% di chi è madre, che punta su una più ampia presenza delle donne nei board aziendali (30%) e in un maggiore supporto governativo (28%). La sfida però più importante rimane sempre una sola: riuscire a conciliare perfettamente famiglia e carriera.
5. Positive, nonostante tutto
La vera notizia è che, nonostante tutto, in Italia siamo ancora positive: il 57% delle donne italiane ha infatti dichiarato che oggi crede sia ancora possibile riuscire a conciliare una carriera appagante, una relazione e una famiglia con figli. Ma non solo: a livello mondiale la percentuale di positività arriva fino al 74%. Quando dicono che le donne non mollano mai...
Illustrazione: Vanni Soru
venerdì 29 marzo 2013
UN ALTRO PREMIO PER SS&C e AIRP
La collaborazione tra SS&C e Airp si conferma ancora una volta vincente, in tutti i sensi.
Mediastars, infatti, ha premiato la campagna Airp “Vogliamo che tutte le passioni possano diventare grandi” con il Primo Premio nella sezione Radio per la categoria Social-Non Profit, al quale si aggiungono due Special Star, una per il Copy ed una per l’Editing.
Ringraziamo l’Associazione Italiana Rene Policistico e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della campagna. Un riconoscimento che premia il lavoro di tutti e che premia lo sforzo di una associazione come AIRP per far conoscere la patologia ereditaria del rene policistico. AIRP sostiene la ricerca finalizzata all’individuazione di una cura specifica, capace di bloccare la progressione della malattia. E questo è l’obiettivo più importante per cui AIRP va conosciuta e aiutata.
Qui potete ascoltare il radio-comunicato. Copy: Gabriele Braggion
E qui il backstage, realizzato durante la registrazione del comunicato audio e dello spot video:
venerdì 8 marzo 2013
8 Marzo. Auguri a tutte le donne.
Per la Festa della donna c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il web trabocca di notizie di ogni genere.
Il nostro augurio a tutte le donne, con questo video, creato da Fabrica, l’agenzia di Treviso del gruppo Benetton, sostenuto e selezionato dall’ufficio europeo delle Nazioni Unite. Una riflessione al femminile tra un esercito invincibile di donne in terracotta che lottano ancora per l'emancipazione. Il video sarà trasmesso fino a domenica 10 marzo in vetrina sulle live windows dello store Benetton di Piazza Duomo a Milano. (Marie Claire.it)
Il nostro augurio a tutte le donne, con questo video, creato da Fabrica, l’agenzia di Treviso del gruppo Benetton, sostenuto e selezionato dall’ufficio europeo delle Nazioni Unite. Una riflessione al femminile tra un esercito invincibile di donne in terracotta che lottano ancora per l'emancipazione. Il video sarà trasmesso fino a domenica 10 marzo in vetrina sulle live windows dello store Benetton di Piazza Duomo a Milano. (Marie Claire.it)
sabato 2 marzo 2013
Telethon tramite SEA premia la ricerca AIRP
Il progetto di ricerca sul rene policistico si rafforza grazie alla generosa donazione di SEA a Telethon. Infatti, grazie alla cooperazione fra Telethon e il mondo delle imprese, SEA ha deciso di contribuire e finanziare il progetto, al quale partecipa anche AIRP, con un fondo di 50.000 Euro.
Dr.ssa Alessandra Boletta, responsabile della ricerca sul rene policistico.
La ricerca, condotta dalla dottoressa Alessandra Boletta presso l’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, studia le cellule mutate che provocano la malattia del rene policistico, con lo scopo di trovare terapie in grado di prevenire la proliferazione delle cisti stesse.
La donazione giunge in concomitanza con la conclusione della campagna di comunicazione AIRP curata da SS&C, diffusa su tutti i media nazionali (solo per citarne alcuni: Sky, Rai, Mediaset, La7, Mondadori, Cairo Editore).
Luisa Sternfeld Pavia, presidente di AIRP Associazione italiana rene policistico.
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