giovedì 3 giugno 2010

Allenatori tiranni, giocatori ribelli. La guerra dei social network

Per gli allenatori sono una distrazione, per i giocatori una piacevole abitudine. I social network, Facebook e Twitter in testa, sono diventati una parte importante del contatto tra giocatori e tifosi, e potrebbero diventare un modo nuovo per seguire il Mondiale in Sud Africa. Marcello Lippi non si è ancora espresso ufficialmente, ma per la pattuglia italiana non dovrebbero esserci divieti. Sono gli Usa la squadra più "amica" dei social network. Pagine ufficiali della federazione sia su Facebook (con oltre 164mila fans) che su Twitter (dove i seguaci sono quasi 73mila), con tanto di post in tempo reale sulle partite.

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